Puntura di eparina: come e dove fare l’iniezione sottocutanea
Può capitare a tutti di doversi fare punture di eparina, soprattutto dopo un intervento chirurgico. Niente paura! Si tratta di un’operazione semplice e sicura, basta seguire i miei consigli.
A cosa serve l’eparina
L’eparina è un farmaco iniettabile anticoagulante, che serve per “fluidificare” il sangue e per prevenire la comparsa di coaguli al suo interno. Di solito viene somministrata ogni 24 ore oppure ogni 12 ore, secondo l’indicazione del medico.
Esistono due categorie di eparina:
- Non frazionata, si usa in via intravenosa e richiede quindi un attento monitoraggio. Per questo motivo viene utilizzata in ospedale;
- A basso peso molecolare (frazionata), è quella che viene usata per le punture in auto somministrazione.
Vediamo dunque come fare le iniezioni di eparina a basso peso molecolare. Ricordo di rivolgersi sempre al proprio medico curante per domande e dubbi.
Come farsi le punture di eparina
Scegliere l’area dell’iniezione
La prima cosa da chiedersi è: “dove faccio l’iniezione?”.
Le zone consigliate sono:
- Regione addominale (lontano dall’ombelico);
- Parte alta del braccio;
In generale va somministrata nel sottocute, è dunque necessario scegliere una zona che presenti del tessuto adiposo non troppo abbondante ma neanche del tutto assente.
Preparare il necessario
Dopo aver individuato l’area predisponiamo il necessario in modo tale da avere tutto vicino.
Gli strumenti necessari sono:
- Una siringa preriempita di eparina;
- Un batuffolo di cotone;
- Il disinfettante;
- Un cerotto (non indispensabile).
La somministrazione
Gli step sono:
- Disinfettare la zona scelta con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante e lasciare asciugare;
- Estrarre dalla confezione la siringa predosata e rimuovere il cappuccio protettivo; attenzione a non toccare alcuna superficie con l’ago;
- La bolla d’aria presente all’interno della siringa non va eliminata ma iniettata insieme alla soluzione, bisogna solo picchiettare la siringa finché la bolla non sale verso lo stantuffo, infatti deve essere l’ultima parte della miscela a dover essere somministrata;
- Con la mano libera pizzicare delicatamente, con pollice e indice, un lembo di pelle;
- Appoggiare l’ago sulla punta della pelle pizzicata e spingere verticalmente la siringa. L’ago deve entrare tutto;
- Tenere bene a mente che l’iniezione non deve durare meno di 10 secondi, in caso contrario si potrebbe procurare dolore;
- Pigiare sulla siringa e far entrare tutto il liquido, compresa la bolla d’aria;
- Estrarre la siringa;
- Rilasciare il lembo di pelle;
- Passare il batuffolo di cotone sull’area dell’iniezione per rimuovere eventuali gocce di sangue, è però importante non strofinare nè premete, per evitare che si sviluppino ematomi;
- Eventualmente applicare un cerotto.
Informazioni e consigli dell’infermiera
L’eparina è un farmaco definito “delicato” che richiede quindi un’attenzione particolare non solo nella somministrazione ma anche nello stile di vita quando viene usato.
Consiglio di prestare attenzione a:
- L’assunzione di altri farmaci: potrebbe causare interazioni e, se somministrato con altri anticoagulanti e antiaggreganti, può portare anche ad emorragie;
- Eventuali episodi traumatici anche di piccola entità, come ad esempio uno strofinamento dei denti troppo forte;
- La presenza di ematomi;
- Perdita di sangue dal naso;
- Presenza di sangue in feci o urine.
Avvertire il medico curante in caso si manifesti uno di questi sintomi è molto importante. Inoltre, è bene che il medico sia al corrente della cura di eparina in corso, eventualmente prescritta in ospedale, così da essere seguiti con attenzione.
In caso di cure epariniche di lungo termine è inoltre necessario eseguire alcuni esami ematici per monitorare gli effetti del farmaco.